Bere una tisana è ritenuto sempre più spesso non solo un piacevole ritorno alla natura, ma la modalità corretta per portare in soluzione tutti i principi idrosolubili di più piante, accompagnati dal complesso “corredo salino” che costituisce, in fondo, la caratteristica più interessante nella composizione di un vegetale.
Se pensiamo all’importanza dell’idroterapia, la tisana è la forma più elementare di idratazione, depurazione, disintossicazione e attivazione degli emuntori. Paul Belaiche ha affermato che «l’effetto sinergico di diverse piante combinate è una delle più belle certezze della Fitoterapia»; per Bardeau «spesso la tisana, pur nella sua grande semplicità e l’apparenza umile, è il mezzo migliore per ottenere un risultato terapeutico valutabile» e il professor Pelt è convinto dell’importanza di bere tisane «in cui spiriti mediocri non volevano vedere che dell’acqua calda inutilmente sporcata dalla polvere dei fondi di cassetto dei laboratori».
La tisana ha tanto successo perché si tratta di una preparazione alla portata di tutti: il solvente è l’acqua, la pressione ovviamente quella atmosferica e la temperatura è l’unico fattore variabile a seconda del tipo di “erbe” che abbiamo deciso di usare e della modalità del loro taglio anche se ormai le piante vengono abitualmente fornite in “taglio tisana”.
Ma quanto ne posso assumere?
Le tisane in genere si assumono tre volte al giorno o fino a 1 l per cui sarà opportuno che vengano, possibilmente, bevute a intervalli regolari e costantianche per abituare l’organismo alla notevole quantità di liquidi come, in fondo, si fa anche per le cure idropiniche nelle stazioni termali.
Alcune regole d’uso:
le tisane depurative si bevono alla sera prima di coricarsi tiepide, cioè appena preparate e la seconda dose il mattino a digiuno a temperatura ambiente. Le tisane pettorali, urinarie, dimagranti e diuretiche a intervalli regolari. Le tisane digestive, quelle contro l’eccesso di acidi urici e colesterolo subito dopo i pasti, quelle sedative e per il sonno il tardo pomeriggio e la sera prima di coricarsi.
fonte: farmacianews.it
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