3 TERMINI DIFFERENTI, SPESSO ADOPERATI PER UN SOLO PREPARATO, MA IN VERITÀ…
Lo prescrive la legge italiana, infatti il termine “marmellata” deve essere utilizzato solo per le salse di frutta che si ottengono utilizzando gli agrumi, per tutte le altre tipologie di frutta si deve usare il termine confettura oppure composta, ma anche qui c’è una bella differenza.
La differenza tra composte e confetture sta nel rapporto quantità di zucchero e frutta; nelle confetture il valore di zucchero è abbastanza elevato e la percentuale di frutta presente difficilmente supera il 40%, per le composte invece, soprattutto le nostre, la frutta prevale per l’80% e la quantità di zucchero è davvero ridotta per questo si chiamano “composte” perchè sono “composte”, scusate il gioco di parole, praticamente solo di frutta che rendono così il prodotto ancora più genuino e adatto per tutti, anche per chi deve mangiare meno cibi dolci per motivi di salute.
Le composte di frutta per essere chiamate tali devono inoltre seguire una regolamentazione particolare ovvero la quantità di frutta presente in 1000 grammi di prodotto deve essere di almeno 650 grammi ovvero il 65%, altrimenti non si possono definire composte, ma ricadono nelle confetture o nelle marmellate.
Nelle composte la frutta è completamente frullata ed omogenea, senza grumi o pezzi di frutti residui, diventa così una crema di frutta corposa e facile da spalmare.
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